Il mercato immobiliare al tempo del Covid

Fare una previsione futura di quello che sarà l’andamento del settore immobiliare alla fine della pandemia è un esercizio davvero difficile, poiché le variabili sono talmente tante da poter influenzare in tutti i sensi il comparto.

In ogni caso è molto utile fotografare quella che è la situazione attuale, così da potersi regolare nel caso si desideri vendere o acquistare.

L’aspetto incoraggiante è che pur in una situazione economica precaria le banche sembrano ancora disposte a erogare a dipendenti di aziende pubbliche e private che hanno mantenuto almeno in parte la propria solvibilità, mentre i clienti sono maggiormente indirizzati verso il tasso fisso, con uno spread decisamente più basso.

La sicurezza vince sull’incertezza e per questo quasi la totalità degli individui opta per tale ipotesi.

Il costo attuale dei mutui

Nel corso del 2020 i costi dei mutui si sono mantenuti su una soglia vicina allo 0, raggiungendo nel mese di marzo 2021 il valore di 0,72% secondo il rapporto Abi.

L’aumento è da circoscrivere al tasso fisso, attualmente scelto dal 90% dei clienti, ma risulta davvero esiguo rispetto ad altri momenti storici.

Probabilmente questo è proprio il momento giusto per agire, poiché l’inflazione che si abbatterà in futuro secondo le previsioni non permetterà il mantenimento di tali parametri che sono attualmente discreti rispetto al problema che si è abbattuto sul mondo intero.

Agevolare i più giovani

La politica attuata dai maggiori istituti di credito, a seguito delle direttive del governo, è attualmente quella di aiutare i giovani ad ottenere un mutuo anche in assenza di condizioni ottimali, erogando il 100% della somma necessaria all’acquisto della prima casa.

Interessante è anche la possibilità di eliminare le tasse di trasferimento sulla compravendita dell’abitazione principale, sempre sotto una certa soglia di età.

Pertanto, se siete ambiziosi e desiderate costruire un futuro solido questo sarebbe un’occasione da sfruttare, poiché non ci sarà bisogno di troppe garanzie ne di versare un sostanzioso anticipo alla Banca.

La valutazione del mercato del settore

Da una stima eseguita da competenti organi sembra che la voglia di possedere una casa di proprietà non sia venuta meno per gli italiani, che cercano di sfruttare le agevolazioni fiscali promosse dal governo per poter ottenere un piccolo patrimonio immobiliare da sfruttare per se stessi o per un business.

I primi mesi del 2021 hanno visto un andamento migliore nei centri di piccole dimensioni, mentre le grandi città hanno faticato maggiormente ma comunque hanno mantenuto uno standard discreto.

Inoltre, ad essere privilegiata è stata certamente la periferia rispetto al centro storico, per i prezzi decisamente più bassi e la riqualificazione di alcuni quartieri strategici.

L’ecobonus e le agevolazioni previste dalla legge

Per favorire l’economia e nello stesso tempo rendere le città maggiormente sostenibili, il Decreto Rilancio ha riservato una serie di vantaggi all’edilizia, come il Bonus 110% che consente di apportare migliorie a livello di risparmio energetico e sfruttamento delle risorse recuperando tutto il capitale investito.

I requisiti per partecipare prevedono che l’intero stabili migliori di almeno due classi e rispecchi delle caratteristiche maggiormente ecologiche rispetto a prima.

Si tratta di un ottimo modo per rendere più moderni palazzi davvero antichi e incentivare gli italiani a fare tutti quegli interventi a lungo rimandati.

Molte delle case in vendita possono pertanto aumentare notevolmente il loro valore, togliendosi da un basso valore F, G o H per entrare in una classe A che offre un netto risparmio anche in bolletta alla fine del mese.

Grazie a una chiare visione del mercato – grazie a dati e consulenti che possono fornire la loro esperienza – si può investire nel mercato degli immobili anche in un periodo così incerto come quello del COVID-19.