Oggigiorno, il tema della sostenibilità ambientale come riporta casafare.it è al centro di molti discorsi della sfera pubblica, di fronte al persistente consumo di risorse naturali e riduzione di biodiversità. L’essere umano rileva le penalizzanti ricadute negative sull’ecosistema da parte di politiche di sviluppo dissennate, comprese le conseguenze sulla sua stessa vita, quale appartenente al sistema naturale.
La preservazione dei beni naturali, la consapevolezza, sia pure parziale, delle minacce per la salute di un contesto di vita inquinato, hanno portato alla ribalta, fra le altre cose, la questione della riduzione di consumi energetici ed emissioni nocive, e quella dell’azzeramento dell’impatto ambientale, nel rispetto delle comunità e della terra.
Da un punto di vista meno ampio rispetto a dinamiche sociali e politiche a monte, il problema ha investito settori quali quello dell’edilizia, rintracciando nella casa, e nelle abitazioni in genere, un focus privilegiato d’intervento per cercare di riequilibrare, almeno in parte, il rapporto uomo-natura. Le strategie, le opzioni per rendere la propria dimora ecosostenibile, sono diverse; e generalmente più efficaci se progettate in principio, in un disegno complessivo del sistema casa. Si illustrano di seguito alcune di queste.
Materiali naturali
Nelle tecniche di costruzione delle abitazioni, un posto di primaria importanza, come intuibile, è occupato dai materiali, sia della struttura muraria che di infissi e rivestimenti. In particolar modo, quelli naturali – come argilla, canapa, lana di roccia, lana di vetro – sono ben contemplati nella cosiddetta “bioedilizia” per via della loro salubrità, assenza di sostanze tossiche, capacità fonoassorbenti e di trattenimento del calore; oltre alla sostenibilità del loro ciclo di produzione. Ognuno di questi esprime maggiore o minore rendimento circa le caratteristiche sopra menzionate. In particolar modo, si vuole qui sottolineare l’utilizzo virtuoso della canapa – peraltro, estremamente funzionale nell’assorbimento di anidride carbonica – nella costruzione di abitazioni. La casa di canapa, benché non grande, registra ottime performances relativamente alle diverse caratteristiche sopra enunciate.
Isolare, ridurre la dispersione termica: il cappotto termico
Alcuni dei materiali organici, inoltre, sono impiegati per isolare, come nella tecnologia del cappotto termico. Presentati in pannelli sottili di spessore differente, vengono posti sulla superficie muraria, fissati con materie atossiche; infine coperti da una patina di intonaco. Particolarmente indicato per la superficie esterna dell’edificio, sia contro dispersione di calore ed esposizione alle intemperie, il rivestimento è adatto anche per le pareti interne (per quanto qui si presentino alcuni svantaggi, come ad esempio la contrazione dello spazio calpestabile, l’interferenza con impianti a muro preesistenti o futuri). La coibentazione, fra l’altro, è adatta anche per il sottotetto, sia a livello delle falde che a quello del pavimento della mansarda. Attualmente, lavori di efficientamento energetico – dispendiosi, ma recuperabili su bollette più leggere – sono incoraggiati da sgravi fiscali – quali il superbonus 110% –, a patto di rispettare una serie di condizioni (fra le quali certificazioni, il conseguimento di due classi energetiche, la copertura di almeno il 25% della superficie disperdente lorda del condominio).
Fotovoltaico: le virtù del piccolo impianto
Un’altra misura efficace riguarda l’autonomia energetica dell’abitazione tramite installazione di pannelli fotovoltaici sul terrazzo. La quale ben si sposa con la collaterale produzione di acqua calda per il riscaldamento e usi in cucina.
L’autoregolazione domotica
Elettrodomestici intelligenti, atti a regolare flussi d’acqua, energia, tempistiche, fanno la loro parte in fatto di consumi oculati, in tandem con le opere predette; sia singolarmente che – ancor meglio – connessi ad un circuito unico; controllato e regolato da una centralina. In tal modo lavorano evitando sprechi, adattando le loro operazioni alle condizioni contingenti (come quelle meteo nel caso di apertura o chiusura di tapparelle, per fare un semplice esempio). Le attività dei vari impianti sono monitorabili a distanza, tramite lo stesso cellulare smartphone, e suscettibili di variazioni comandate dal padrone di casa.
Mille strategie e sane abitudini
Lampadine led a risparmio energetico, installazioni di sciacquoni a doppia modalità di scarico d’acqua, depurazione delle acque reflue, adattatori per la riduzione del flusso d’acqua dei rubinetti, e una serie di piccoli e grandi dispositivi, concorrono a limitare il consumo di risorse, anche in case con sistemi ed impianti tradizionali; unitamente alle buone abitudini della cultura del risparmio, del riciclo e riparazione (non solo riferibili alla raccolta differenziata dei rifiuti, ma anche a beni ed oggetti recuperabili). Lo stesso compost può essere utilizzato, con le dovute istruzioni, per il proprio giardino e orto km zero; ispirato ad un’agricoltura naturale, priva di chimica, irrigato con sistema di riciclo dell’acqua. Si ricorda, a tal proposito, come le piante assorbano anidride carbonica e altre sostanze nocive – fra le altre ovvie virtù –, purificando l’aria.
E poi: piantare, piantare piante, fiori, arbusti, alberi.